Scorrendo la tracklist dell'ultimo disco dell'autore di "Give me the night" (ma è stato anche il primo chitarrista chiamato ad elettrificare il gruppo di Miles Davis in un brano di "Miles in the sky") una domanda sorge spontanea: possono coesistere un capolavoro di rara leggiadria come "Naima" di Coltrane e un'allegra marcetta come "Tequila"? Per George Benson evidentemente sì. Passato lo choc, "Tenderly" per chitarra solo convince subito, così come la rilettura light-fusion di "I Want to Hold Your Hand" e quella più autentica di "My cherie amour". Si continua così, tra successi pop ("Don't Know Why") e standard jazz ("My One and Only Love"); e una volta contestualizzata l'operazione – un impeccabile e raffinato divertissement – ci si può lasciare andare all'infantile piacere dell'ascolto. (Danilo Di Termini)