Il doppio pianoforte non è formula molto frequentata nel jazz: il rischio del sensazionalismo virtuosistico è alto e spesso, quanto è piacevole ascoltare dal vivo, diventa noioso nel salotto di casa. Ma a volte l'alchimia funziona, anche con personalità apparentemente molto distanti. Tra Bollani e Corea la scintilla è scoccata a Ravello nel 2009 e da allora felicemente prosegue con scadenze quasi fisse. Qui siamo a Umbria jazz winter 2010, un concerto che incrocia i due repertori (“Armando's rhumba” di Corea, “A valsa da Paula” di Bollani), si confronta sul terreno degli standard (“Darn that dream”, “Jitterbug waltz”) e degli autori amati (Davis, Jobim). Il risultato sono 75 minuti di altissimo livello e, soprattutto, di inesauribile piacere. (Danilo Di Termini)