ida-antonio

Il tragico semiaffondamento della 'Costa Concordia' ha, fra le altre cose, riportato alla ribalta una parola che pareva legata al passato: ammutinamento. Ebbene, anche il sito di Disco Club, addirittura in anticipo rispetto alla performance del Comandante Schettino, ha fatto registrare il suo ammutinamento. Responsabile dell'incredibile gesto è Ida Tiberio, una collaboratrice di lunga data di discoclub65.it, nonché voce radiofonica di Rai Stereonotte qualche anno fa e di Radio 19 oggi. La cosa è già stata notata da alcuni di voi: Ida Tiberio non ha partecipato al referendum indetto dal nostro sito per il disco dell'anno 2011. Insomma si è ammutinata di fronte all'ordine perentorio dell'amato leader Balduzzi (ndr: nella foto sotto con Ida): votate! Stupefatti, abbiamo voluto interpellare la nostra temeraria collega a proposito dell'insano gesto e abbiamo scoperto che aveva già provveduto a cautelarsi legalmente.

Ida Tiberio (ndr: a destra a colloquio con l'intervistatore), spiegaci perché non hai voluto votare i migliori dischi del 2011. Possibile tu non ne abbia trovati dieci (ma anche cinque bastavano) di tuo gradimento?

Cari inquirenti disco-clubbici, su consiglio dei miei agguerriti avvocati, tutti in servizio presso lo Studio Legale Goldberg, Goldstein e Levy (con sede in Park Avenue, NYC), ho deciso di NON avvalermi della facoltà di non rispondere. Vado, dunque, a chiarire ciò che va chiarito. Devo ammetterlo, quest'anno ho maturato una certa insofferenza nei confronti delle classifiche. Cosa inserire? Cosa scartare? Come giustificare una scelta, magari a scapito di un'altra? Lo so, è un gioco e il prossimo anno tornerò a partecipare. Ma ora, il lassismo, il morboso attaccamento ai bei tempi andati e l'obnubilamento senile la fanno da padroni.  Nessun gesto di protesta consapevole, dunque. In fondo sono questi (lassismo, vecchiaia e nostalgia) i tre elementi che spiegano la mia inopinata fuga dalle classifiche. A tale proposito, i miei preziosi giureconsulti mi suggeriscono l'espressione "concorso di colpa". Beh, con quello che li pago, che almeno si sforzino di trovare i termini giusti, no?!!

ida-gian

Ai tempi di Rai Stereonotte c'era più fervore, più passione o conta il fatto che eri più giovane ed entusiasta?

Ebbene sì: è un dato di fatto incontrovertibile. All'epoca di Rai Stereonotte la qui presente poteva contare su discreto "carico da novanta" di energia ed entusiasmo. Ma, ammettiamolo, la "nostra" musica non era più ricca, fervida, coinvolgente?! Mi affido alla saggezza sempiterna del poeta: "the times they are a-changing" e taccio. Amen!

Il tuo programma 'Storie di Musica' su Radio 19 (tutti i lunedì ore 21) sta ottenendo riscontri molto positivi. I soliti invidiosi ti accusano però di privilegiare scelte internazionalpopolari...

In realtà io sono profondamente (inter)nazional-popolare. Le scelte radiofoniche non fanno che riflettere questo tratto caratterial-culturale. Ma, di tanto in tanto, qualche digressione verso lidi sonori meno affollati, se la concede anche questa vetusta speaker. Secondo voi Tom Robinson e Billy Bragg sono da ritenersi inter-nazional popolari o no?

Nel tuo lavoro di insegnante d'inglese nella scuola elementare sappiamo che inserisci sempre l'ascolto di canzoni. Non è che ai bambini fai ascoltare una delle tue canzoni preferite, Walk On The Wild Side di Lou Reed?

Walk On The Wild Side come sussidio didattico?! Oibò...come spiegare ai pargoli "shaved his legs and he was a she"?! Ora...è pur vero che il padre di un alunno, rivolgendosi a me con l'indice accusatorio e con un allegro accento valpoceverasco mi ha detto "Maestra, è lei quella che fa ascoltare i Beatles a mio figlio?!" Incerta su quale fosse la risposta che il signore avrebbe gradito, sussurro un "Sì, sono io..." E lui, baldanzoso "Beh, quest'anno passiamo ai Rolling Stones, vero? Ahah!!" Ma Lou Reed, proprio no!

Un'altra collaboratrice del sito, Marina Montesano, invita ad ascoltare più rap. Tu che dici?

Accolgo volentieri l'invito di Marina. More rap... Fight the power!!!

Dài, dicci il tuo disco preferito del 2011 e, già che ci sei, anche il film...

Il disco è Helplessness Blues dei Fleet Foxes; quanto al film, direi La donna che canta di Denis Villenueve

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