Nina non si è mai persa un Record Store Day. Il 16 aprile è rimasta un paio d'ore ad ascoltare i concerti davanti a Disco Club e ha guardato tutti i cd e i vinili della bancarella allestita per l'occasione.
Signorilmente ha evitato commenti spiritosi sul nuovo Vasco e ha osservato in modo buffo Marco Sideri (brillante firma del nostro sito) quando questi ha commentato, scorrendo i vari Palace Brothers, Polvo, Decemberists e così via: "Tuo padre è così fesso che questi dischi ce li ha tutti" (una cosa che fa imbestialire Marco è vedere in offerta, a bassissimo prezzo, cd da lui comprati ad alto prezzo).ninadisco Possibile che, nonostante la preponderante clientela maschile, la primatista di presenze al Record Store Day di Discoclub sia una rappresentante del gentil sesso e per di più residente a Milano? Possibilissimo: Nina (vedi foto a lato, mentre Giovannino cerca di venderle il disco dei Dirtbombs) ha sei mesi e il 16 aprile in Via S. Vincenzo 20r lei c'era: un indiscutibile 100% di presenze. C'erano anche tanti altri bambini figli di clienti (tra gli altri si è notato Alessandro Bartolini, sette mesi, fare l'occhietto a Nina dalla carrozzina vicina: che sia già nato un amore all'ombra di Discoclub?), il che fa sperare che la passione per la musica e il disco continui a passare di generazione in generazione (a Nina è già stato regalato un cd, di Nina Simone, ovviamente). Sul lato quasi opposto dello spettro generazionale stavano invece gli habitué di un paio di decenni prima; scomparsi da tempo immemorabile, diventati in qualche caso nonni e rifattisi vivi con la molto cinico-genovese frase rivolta a Giancarlo Balduzzi: "Gian, sei ancora qui! L'ho letto sul giornale. Non me lo immaginavo proprio" (il loro cinismo arriva al punto di dirgli "ma sei ancora vivo?").
Se l'età media dei presenti era fra i 40 e 50 anni, al Record Store Day si sono visti persino dei ventenni (la 'lost generation' del supporto fonografico), a sorpresa impegnatissimi nell'acquisto di vinili non esattamente di musica d'oggi: "Yessongs" degli Yes, "Tarkus" di Emerson, Lake & Palmer e "Meddle" sofia discodei Pink Floyd. Piacciano o non piacciano i titoli in questione, è indiscutibile che certi suoni di 40 anni fa siano ormai diventati classici (dopo essere stati etichettati come datati) e non è da escludere che nel 2028 anche Nina si appassioni al moog di Keith Emerson o al canto strangolato di Jon Anderson. In quel caso siamo certi che papà Marco si chiederebbe: "Dove ho sbagliato? Forse nel 2011 quando le ho fatto sentire i Raveonettes comprati al Record Store Day e non le sono piaciuti?".
Sempre a proposito di bambini, il 16 aprile è stata notata l'assenza di Sofia (vedi foto a sinistra, con maglietta ispirata al Record Store Day), figlia di un altro nostro valente recensore, Danilo Di Termini. Il motivo forse è da ricercarsi in un fatto: Sofia è la più giovane espulsa di Discoclub, essendosi conquistata tale primato alla difficilmente battibile età di non ancora tre anni. E' successo che un sabato mattina di qualche mese fa Danilo abbia chiesto alla bambina: "Sofia, dì a Giancarlo che musica ti piace. Vero che ti piace Beethoven?" E Giancarlo, guardandola da moooolto in alto, le ha detto serissimo e indicando la porta: "E allora vai da Orlandini!" (1). (Antonio Vivaldi)

(1) Negozio di Genova specializzato in musica classica e operistica 

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