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Grande è la confusione sotto il cielo: è allo studio un nuovo formato audiovisivo completo denominato MPEG-H che, entro il 2016, dovrà sostituire l'Mp3 (alla guerra di successione lavorano una quarantina di grandi aziende, tra le quali Dolby, Orange, Technicolor e il temibile Istituto tedesco Fraunhofer di Erlangen). Nello stesso tempo il rapper e produttore discografico Dr Dre insieme al suo socio Jimmy Iovine (i due sono i fondatori della Beats Electronics, azienda che controlla circa il 70 per cento del mercato per le cuffie di alta gamma) ha introdotto una serie di altoparlanti portatili e wireless, smartphone con il suo logo e, a gennaio, ha lanciato un servizio di streaming di musica. Tanto per esser chiari ricordiamo che le cuffie della Beats sono regolate per far si che la musica suoni "più drammatica", non proprio l'ideale secondo i canoni classici dell'audiofilia. Contemporaneamente Neil Young,young che già aveva chiarito il suo pensiero sul formato Mp3 allo scorso festival di Austin ("fa schifo, Pono è il futuro", dove per Pono s'intende il lettore audio digitale da lui finanziato e prodotto), sta per pubblicare un nuovo e inaspettato disco di cover. Inciso in una cabina di registrazione per i dischi in vinile che si trova nel negozio della Third Man records a Nashville, riproduce il suono del vecchio rullo fonografico (abbiamo ascoltato il disco e c'è riuscito perfettamente!).
È come se in campo automobilistico le tre principali case costruttrici presentassero rispettivamente un nuovo modello elettrico dai bassissimi consumi, un'auto ricchissima di comfort pressoché inutili e con pessime prestazioni energetiche e infine una vettura che vi farà riassaporare il gusto di andare in una carrozza trainata da cavalli. L'imperativo evidentemente è quello di raggiungere anche la più piccola nicchia del mercato, o per meglio dire, di quel che resta di un mercato ormai saturo e soprattutto poco interessato alla qualità dell'ascolto, almeno quanto lo è della qualità della musica stessa. Come al solito il problema è culturale e quindi difficile soluzione. Inutile cercare un rasoio di Occam che aiuti ad orientarsi; bisogna rassegnarsi a decidere secondo gusti, competenze e un pizzico di casualità. Neil Young, per chiudere il cerchio, fa uscire anche il suo "rullo fonografico" in edizione audiofila: un box con lp a 180 grammi, un CD, un DVD con riprese video, un codice per scaricare l'album in digitale ad alta qualità, un libro di 32 pagine e sette dischetti da 6 pollici in vinile chiaro (i primi sei contengono due brani dell'album, mentre nel settimo compare una versione di "Blowin' in the wind" non inclusa nella scaletta ufficiale). Così se avete un impianto con pre e finale valvole, diffusori elettrostatici e un giradischi d'altri tempi, potrete godervi i frusci di "A letter home" in altissima qualità. E se ascoltate con le cuffie della Beats, il fruscio non vi sembrerà mai sembrato così drammatico.

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