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Chi ha partecipato ad uno dei quattro concerti che i Radiohead hanno tenuto in Italia la scorsa settimana si è trovato di fronte ad un punto di non ritorno. Un'acustica impeccabile (nonostante gli spazi non fossero certo ideali, a Firenze ad esempio il Parco delle Cascine è un rettangolo lungo e stretto) e soprattutto un light-show senza precedenti. Due fondali di led sui quali galleggiavano dodici schermi permettevano al pubblico, anche lontano, di assistere perfettamente all'evento, non solo perché riflettevano quanto accadeva sul palco, ma perché diventavano il 'luogo' dello show coinvolgendo l'esterrefatto spettatore, trasportandolo altrove, in un interstizio spazio-temporale in cui esistevano solo musica e luce. Qualche giorno prima, domenica 9 settembre, al Teatro Regio di Torino, Ambrogio Sparagna e l'Orchestra Popolare Italiana con la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori e della star del neo-melodico Maria Nazionale presentavano "Vola Vola Vola", canti popolari e canzoni della tradizione italiana. Il concerto è stato trasmesso in diretta da Radio 3 (ogni tanto il servizio pubblico si ricorda di esserlo), più di un'ora e mezza di energica poesia, come sa esserlo solo la cultura popolare nelle sue massime espressioni (il concerto non è disponibile in podcast, potete recuperare l'omonimo album uscito nello scorso luglio testimonianza di un live dell'ottobre 2011 all'Auditorium Parco della musica di Roma). E anche qui, come alla fine del concerto dei Radiohead, la rassicurante sensazione di trovarsi, insieme ad ogni altra cosa in quel momento, al posto giusto.

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(Foto di ROBERTO PANUCCI pubblicate con il gentile e inconsapevole consenso dell'autore)

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