L’avevamo lasciata quattro anni fa al termine di un concerto (di cui potete rileggere la recensione qui > http://www.discoclub65.it/concerti/archivio-mainmenu-40/5905-marianne-faithfull-live-allauditorium-di-milano-27-ottobre-2014.html) bellissimo e affaticato (il live del 2016 “No Exit” ne è fedele testimonianza). La ritroviamo quattro anni dopo con la voce ancora più stanca e dolente, il fedele Ed Harcourt alle tastiere e alla scrittura, il ‘Bad Seed’ Warren Ellis e il collaboratore di PJ Harvey, Rob Ellis: il risultato è un disco sublime e commovente, in cui da Parigi, dove vive da tempo, rielabora i recenti problemi di salute e la perdita di alcuni dei suoi amici più cari, da Anita Pallenberg (rievocata in “Born to Live”) al suo chitarrista Martin Stone (in “Do not Go”). Come fantasmi, dal passato arrivano anche “Witches' Song” (da “Broken English”, il disco della svolta del 1979) e la sempiterna “As Tears Go By” mentre il singolo di lancio “The Gypsy Faerie Queen” è stato composto(e cantato) insieme a Nick Cave.
L’unica cover del disco è così “It's All Over Now, Baby Blue” di Dylan, con la struggente viola di Warren Ellis a fare da controcanto allavoce malinconica di Marianne. C’è ancora spazio per un brano scritto insieme a Mark Lanegan - “They Come At Night” - prima di constatare nell’ultimo brano, “No Moon in Paris” che “Tutto passa, tutto cambia, Non c'è modo di rimaneregli stessi”: eh già, niente luna a Parigi questa sera, solo un un disco da riascoltare fino a notte fonda. (Danilo Di Termini)