Un mito travalica i confini dello spazio, del tempo e delle culture. Ed è confortante notare che una band italiana (pavese, per l’esattezza) appassionata di musica folk, abbia voluto rendere omaggio ad un’icona della canzone popolare come Woody Guthrie. Inarrivabile cantore del mondo del lavoro, delle inquietudini sociali, del bisogno d’emancipazione e della ricerca di una dignità umana piena e universale, il grande cantautore americano avrebbe compiuto cent’anni il dodici luglio. Tra tante iniziative discografiche collegate all’evento, fa piacere segnalare la bella e personale rilettura offerta dai Lowlands di alcune tra le canzoni più significative dell’immenso repertorio di Woody Guthrie. I Ain’t Got No Home, Two Good Men e Hard Travelling brillano per la bellezza sobria e il taglio personale degli arrangiamenti. L’intro e il finale (affidati ad una sobria versione pianistica di This Land is Your Land) sono un omaggio davvero appassionato e traboccante di ammirazione e rispetto verso uno dei più grandi songwriter che L’America abbia regalato a se stessa e al resto mondo. (Ida Tiberio)