Quanto Wayne Shorter si identifichi con il suo straordinario quartetto formato da Danilo Perez al piano, John Patitucci al basso, Brian Blade alla batteria, è confermato dal nuovo disco che, come “Beyond the sound barrier” (2005) e “Footprints live” (2002), offre una splendida fotografia del work-in-progress di quello che è probabilmente il miglior gruppo jazz in circolazione. Inciso durante il tour del 2011, “Without A Net” apre con “Orbits”, il primo brano registrato dal sassofonista con Davis nel 1967; sei titoli inediti, “Plaza Real”, dal repertorio Weather Report e la title-song di un film del 1933 - “Flying Down To Rio” - completano l'affresco. Art Blakey, il suo primo mentore, gli diceva sempre: “tell me a story”. Fortunatamente Shorter non ha ancora smesso di farlo. (Danilo Di Termini)