Il gruppo americano Man Man, da Philadelphia, è un oggetto abbastanza misterioso, definito così da una pagina web “Sono conosciuti con degli pseudonimi, il frontman, cantante e pianista, si chiama Honus Honus e gli altri membri sono conosciuti come Sergei Sogay, Pow Pow, Critter Crat e Chang Wang. Prima di chiamarsi Man Man la banda aveva il nome di Gamelon and briefly Magic Blood”.
Ecco, immaginate che musica possano fare con quei nomi lì! Qualcuno ha definito la loro musica gipsy jazz ma non credetegli, niente c’è che assomigli ad una versione jazzata di Goran Bregovic o Boris Kovac, per dire. C’è comunque una follia imperante, nei testi più che nella musica, che potrebbe affiancare i Man Man a certe “storie tese” nostrane considerando anche l’estrema perizia musicale dei membri della band. E quando c’è ironia, competenza musicale, sberleffo e performance dal vivo senza limiti si sconfina anche con maestri come Zappa o Rundgren, ma più nel concetto che nell’ascolto. Insomma, ci ho capito poco, chiaro? Ma mi sono divertito parecchio... (Fausto Meirana)