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NINA NASTASIA - Outlaster
 
NINA NASTASIA - Outlaster 2010-07-02 20:31:07 Antonio Vivaldi
Giudizio complessivo 
 
75
Antonio Vivaldi Opinione inserita da Antonio Vivaldi    02 Luglio, 2010
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La canzone d’autore americana al femminile, quantomeno nella versione che nasce verso metà anni ’90, è nettamente definita nei suoi tratti sonico-emotivi: inquietudine, introversione, oscurità, improvvisi strappi vagamente psicotici, scarsa propensione per una lineare sequenza stofa-ritornello. Se nei casi migliori i risultati sono stati piuttosto coinvolgenti, è pur vero che per i non specialisti può essere complicato distinguere Alela Diane da Shannon Wright o da Mirah (è il problema dei suoni molto caratterizzati: a parte i superfan chi riconosceva i Megadeth dagli Anthrax, ad esempio?). Nel caso di Outlaster, sesto album di Nina Nastasia, tutte le caratteristiche già citate sono ben presenti, al punto da far pensare di essere di fronte a un manuale del genere. Ciò che lo rende pregevole sono i begli arrangiamenti per archi e fiati e i modi decisi che prendono il potere in alcuni momenti come What’s Out There o Wakes (il cui suggestivo crescendo deve molto alla mano del produttore Steve Albini, bravo anche altrove a rendere ben definito ogni suono). E’ certamente il disco più estroflesso della ragazza newyorkese, anche se ancora una volta manca, forse per statuto, il pezzo subito memorabile o comunque dritto al cuore senza dover coinvolgere troppo il cervello.

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