Ad appena qualche mese da We Are Inhuman (progetto elettronico condiviso con Bryce Dessner dei National e con l’ensemble classico Eighth Blackbird) e solo ad un anno di distanza da Songs Of Love And Horror (firmato Oldham…) esce il nuovo disco di Bonnie Prince Billy; è il primo con canzoni nuove da un bel po’ di anni, precisamente da Wolfroy Goes To Town, che risale al 2011. I Made A Place ritiene qualche aroma del tributo a Merle Haggard di pochi anni fa, Best Troubadour, riusando i ritmi e le dinamiche del country in alcuni dei pezzi; altrove si ascoltano stilemi e sapori del folk americano, come la melodia di Satisfied Mind, molto riconoscibile in Nothing Is Busted, o fraseggi dylaniani, come nella bella ed intensa The Glow pt.3. Molto belli e discreti gli arrangiamenti di fiati, una recente caratteristica dei dischi di Oldham; il merito va al sassofonista Jacob Duncan, musicista senza confini che ha lavorato anche con Aretha Franklin, Norah Jones e i Violent Femmes. Preziosa collaborazione del duo Joan Shelley, voce e Nathan Salsburg, chitarra. (Fausto Meirana)