La verità fa male (lo so). E quindi diciamola subito e chiara: tutte queste ristampe, edizioni riviste, rimescolate e rimpinguate di dischi già comprati, sentiti e ri-sentiti sono una sconcezza. Quanti dischi di out-takes giacciono, intonsi, sugli scaffali? Molti. È una sconcezza. Ma è una sconcezza meravigliosa, e qui sta il punto. Ha un fascino decadente, da tardo impero, scavare in modo così archeologico in suoni che, già al primo giro, bastano a se stessi.
Prova ne è questa ri-edizione di uno dei dischi più deboli dei Primal Scream (Give Out But Don't Give Up, 1994) che qui diventa altro da sé, tornando a radici sepolte (all'epoca) sotto una produzione pesante. Come un viso senza trucco di scena, il disco scorre tra southern rock, country soul, improvvisazioni r'n'r e memorie di pellegrinaggi andati (gli Stones in Alabama); cosa inutile e gradevolissima. (Marco Sideri)