È nella natura delle sorprese quella di stabilizzarsi; quindi la formula Sleaford Mods che fece tanto (relativo ma tanto) rumore con Divide and Exit (primo album da esportazione del duo inglese) oggi è una come piacevole conferma (tre anni e due dischi dopo). Ciò non toglie che sia (appunto) piacevole incontrare di nuovo i monologhi biascicati e le invettive di J Williamson sulle basi essenziali e sboccato di A Fearn. Il successo non ha dato alla tesa agli SM: i suoni sono un pelo più curati, la superficie del disco è lievemente più liscia; la sostanza però resta quella e la personalità pure; le canzoni sono cronache dal sottopancia britannico, un diario sferragliante di alienazione e dopo-punk. Musicalmente si parla di basi, più che di canzoni; ritmi sghembi, aggressivi, tastiere, drum machine. L’effetto sorpresa è svanito; il bel disco rimane. (Marco Sideri)