Conoscere poco gli American Music Club e solo alcuni dei tanti dischi solisti di Mark Eitzel non è un buon punto di partenza, tuttavia correrò il rischio, cominciando dal fatto che alla guida di questo progetto c’è Bernard Butler, chitarrista degli Suede, ma soprattutto, da vent’anni a questa parte, produttore in costante crescita (Aimee Mann, Bert Jansch, The Veils, Tricky e gli ultimi due cd di Ben Watt). Per le canzoni introspettive e dense di Eitzel, Butler ha preparato arrangiamenti scintillanti e generose dosi delle sue chitarre; per alcuni recensori, un po’ troppo, ma non direi, comunque Hey Mr. Ferryman suona bene, ma le lunghe canzoni richiedono comunque un certo impegno, visti i ponderosi testi e i temi un po’ contorti del cantautore californiano; la confezione comprende lel iriche ed è importante leggerle durante l’ascolto perché l’espressiva voce di Eitzel rende bene gli stati d’animo descritti. Sono cinquanta minuti un po’ lunghi, raffinati e pieni di parole. Ma ne vale di sicuro l'impegno e poi si può passare al resto, cominciando magari dall’antico 60 Watt Silver Lining del 1996 .(Fausto Meirana)