Il giovane Ryley Walker percorre strade sonore affascinanti e impervie. Ci vuole un talento solido e precoce come il suo per seguire le orme di Bert Jansch, Tim Buckley e Nick Drake con la necessaria sensibilità e Primerose Green (secondo album del songwriter di Chicago) elargiva talento e sensibilità a piene mani. Golden Sings That Have Been Sung, album sontuoso e poliedrico, rappresenta un passo ulteriore verso l’evoluzione artistica di Ryley Walker. Il produttore Leroy Bach, polistrumentista dei Wilco, ha traghettato il retroterra musicale del cantautore verso una sorta di crossover folk-psichedelico tanto impegnativo ed ambizioso da spingersi fino a scenari sonori prog. Ma fra gli otto brani dell’album, più che lunga e tortuosa Age of Old Tales o l’ipnotica suite Sullen Mind, affascina la semplice, efficacissima struttura folk di Roundabout e A Choir Apart. In ogni caso, le premesse per un futuro ricco di brillanti innovazioni sono ben evidenti e Ryley Walker saprà coglierle una ad una. (Ida Tiberio)