Ancora una collaborazione per Sam Beam (Iron&Wine) dopo quella, non troppo riuscita, con Ben Bridwell, Sing Into My Mouth, uscita lo scorso anno. L’altra metà del progetto è questa volta la cantautrice californiana (ma residente a Manchester) Jesca Hoop; il suo interessante passato annovera attività diverse come il babysitting a casa di Tom Waits (una moneta a quattro facce, dice di lei, segnalandone l’ecletticità) la partecipazione ad un tour di Peter Gabriel come corista e cinque album da solista. L’irrequieto percorso artistico di Sam Beam trova dunque una partner convincente per un disco che viene definito ‘di duetti’, e di questo si tratta, anche se spesso la voce della Hoop sembra preponderante. La brevità di Love Letters For Fire, che non raggiunge i quaranta minuti, ma accumula ben tredici brani, lascia l’appetito per altre canzoni, e questo è sempre un buon segno. Tra i collaboratori, un piccolo combo quasi acustico, spicca la batteria di Glenn Kotchè dei Wilco. (Fausto Meirana)