Lo studio di Stan Ridgway doveva essere piuttosto in disordine, visto che, durante le pulizie di primavera, sono uscite dai capaci cassetti queste canzoni che coprono, a quanto pare, un arco di tempo piuttosto ampio (le brillanti note di copertina forniscono diversi dettagli ma sono curiosamente reticenti dal punto di vista cronologico). Si tratta di materiale di varia origine: canzoni rimaste fuori dai lavori più recenti, pezzi da colonne sonore di oscuri film, composizioni relative al progetto parallelo denominato Drywall (due cd che hanno avuto scarsa copertura da parte della stampa musicale – se volete consultate www.stanridgway.com).
Per chi già conosce l’ex Wall Of Voodoo poche sono le sorprese, ma c’è la conferma di un artista stimolante e complesso. La selezione risulta omogenea ed è collocabile come stile e atmosfere fra Mosquitos e Black Diamond, ovvero elettronica povera ma calda, armonica morriconiana e tanta Los Angeles notturna. Tra i collaboratori la moglie e abituale partner musicale Pietra Wexstun e l’ex Circle Jerks Zander Schloss. Per i più curiosi, il brano fantasma a fine disco è Behind Closed Doors di Charlie Rich. (Fausto Meirana)