Tra la Danimarca e il West, per parafrasare Guccini, stanno i DeSoto Caucus, che sono danesi ma si dedicano in modo certosino a ricreare in musica i panorami del deserto USA. Lo fanno anche con un qualche grado di competenza: accompagnano regolarmente Howe Gelb nelle sue varie guise ed hanno suonato con luminari dell’americana o giù di lì come Kurt Wagner dei Lambchop. Qui fanno da soli, e il risultato è buono, ma si può consigliare serenamente solo ai cultori del genere. Le canzoni, infatti, sono aderenti ai modelli di riferimento senza falle ma, ahimè, anche senza una personalità troppo marcata. Rock desertico, nuovo folk, country moderno: questa la ricetta del disco. Se anche voi abitate, musicalmente, tra l’Italia e il West, allora accostatevi senza problemi. Non rimarrete delusi. Se no, ci sono mille posti diversi dove andare. È la globalizzazione, baby. (Marco Sideri)