Essere “fuori dagli schemi” è, ironicamente, una diffusissima categoria in ambito musicale, quasi un requisito necessario, in certi ambiti. Il musicista, la rock star, rivendica spesso la propria alterità, a prescindere dal successo e dalla diffusione della propria immagine/musica. Quindi tutti (e nessuno) sono “fuori dagli schemi”. Poi ci sono i musicisti fuori dagli schemi, sul serio, tipo Paul Haig. Pluricitato (nelle recensioni dei Franz Ferdinand) come leader del Josef K, seminale (scusate) pop band scozzese, Paul ha battuto vie laterali negli ultimi 20 anni. Kube lo conferma: è un disco sostanzialmente elettronico, con squarci di canzone e melodia pop alteranti a sfondi sonori naif e coinvolgenti. È un disco riuscitissimo, uscito a fine 2013 e solo ora approdato ufficialmente dalle nostre parti. È un disco a sé, fuori dagli schemi. Una roba rara. (Marco Sideri)