Il difficile terzo album, si dice, e in effetti questo di Doug Paisley, nonostante la lunga gestazione dal sorprendente ‘Constant Companion’ del 2010, non è un disco particolarmente centrato; tuttavia bisogna dare atto al cantautore canadese di aver operato una certa svolta, visto che i toni country-rock dominano, qui, rispetto alla dimensione più cantautorale del precedente disco. Certo, le ombre di giganti come Gordon Lightfoot o Kris Kristofferson pesano come macigni e Paisley talvolta soccombe nel confronto, anche se a dargli una bella mano c’è ancora una volta Garth Hudson con il suo Hammond e, in tre pezzi, fanno capolino le armonie vocali della rediviva Mary Margaret O’Hara. Bisogna dire inoltre che ‘Strong Feelings’ è piuttosto breve e anche se questo spesso è un bene, qui sembra che la selezione si fermi un po’ troppo presto, mozzando improvvisamente l’attesa di un brano importante oppure il manifestarsi di una bella cover. (Fausto Meirana)