I Dropkick Murphys, irlandesi di Boston, Massachusetts, sono oramai dei veterani folk punk: un sacco di dischi sulle spalle, un profilo cresciuto esponenzialmente negli anni (a casa propria sono simil-istituzioni), un’identità precisa e definita. Identità fatta di radici irlandesi e adolescenze punk anni 90. Vogliamo dire un incrocio tra Dubliners e Rancid? Diciamolo. Signed and Sealed… è un disco volutamente leggero. Le canzoni spesso paiono cori da stadio riadattati: sono immediate, collettive, rumorose e coinvolgenti. Tra cornamuse, poca elettricità e molta furia/entusiasmo. Non un capolavoro, piuttosto un succoso augurio di buon 2013, da usare per tirarsi su il morale in caso di malinconia invernale. Non una cosa malvagia. Chi l’ha detto che scrivere canzoni complesse, sia più difficile di indovinare due pugni di ballate spensierate? (Marco Sideri)