I nomi possono forse dir poco, in prima battuta, ma il "low profile" sembra una (deliziosa) caratteristica di questo duo. I due in effetti tra il 2000 ed il 2006 sono stati ossatura dei "secondi" Go-Betweens, prima delle tragiche vicende che hanno messo la parola fine alla gloriosa band australiana. E quella palestra di folk pop leggero, lucido, sempre estremamente intelligente nella costruzione di brani che sembrano scaturire dal nulla si sente: quasi che Robert Forster abbia lasciato un "imprinting" pesante su chi gli stava attorno. Quindi: coordinate sonore vicine appunto al gruppo guida, ma anche freschezze Kinks e beatlesiane assortite, spruzzate di Pretenders, echi di Beach Boys. Una delizia rapida (una trentina di minuti) ma sempre perfettamente a fuoco per idee e risultati. (Guido Festinese)