Il song-writer del mid-west è tornato a svolgere il ruolo che più gli compete: quello del musicista itinerante, bramoso di suoni e di suggestioni. Dopo "El Turista" Josh Rouse realizza una nuova, "lunga vacanza" sonora nei luoghi che, evidentemente, gli sono più cari: la Spagna, gli Stati Uniti, con l'aggiunta di qualche sporadica "puntata" in Brasile. The Long Vacations ha il fascino, ma anche l'effimera bellezza di una vacanza estiva. Tra lievi cenni di bossa nova (Disguise), immancabili riferimenti al viaggio o ai "luoghi del cuore" (Movin On e Digger in the Sun) e suadenti chitarre flamenco (Fine Fine), l'album si muove con un incedere delicato e sereno. Niente di eclatante, a dire il vero; il tragitto di The Long Vacations procede placido e sereno, senza inoltrarsi in deviazioni ardite. Ma l'insieme è gradevole e sa di freschezza e onestà. (Ida Tiberio)
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