Non è certo un’instancabile artigiana della musica Edie Brickell, l’ex ragazza texana che alla fine degli anni ottanta scalava le classifiche di mezzo mondo con What I Am, efficacissimo manifesto di autonomia femminile. Pochi album, accuratamente centellinati negli anni e affidati a musicisti di assoluta fiducia.
Anche Stranger Things, ultima prova discografia di Edie Brickell, vede la partecipazione dei fedelissimi New Bohemians e si avvale della produzione di Bryce Goggin. L’album rientra nei canoni di un song-writing genuino e accattivante (vedi My Soul Buffalo Girl e Emily Morning) ma le venature caraibiche di No Dinero e Spanish Style Guitar e l’atmosfera funky di Main Line Cherry indicano interessanti aperture verso nuove sonorità. (Ida Tiberio)