L’anno appena trascorso è stato anche, un pochino, l’anno dei Giant Sand. Il gruppo di Howe Gelb, infatti, oltre a ristampare come già discusso su questi schermi i primi capitoli della sua storia (erano gli anni 80), ha anche pubblicato un album nuovo di zecca: Blurry Blue Mountain, seguito del bel proVISIONS del 2008. I GS sono ormai cosa di Howe: supportato dai musicisti danesi coi quali da qualche anno collabora, Mr Gelb riunisce nello spazio dell’album le sue passioni di sempre; rock polveroso, chitarre rugginose, ballate intime, pianoforti da tarda notte, folk desertico, quella voce così affascinante ma così poco musicale. Il sospetto che oramai parli ai convertiti è fondato: i suoi album migliori hanno qualche annetto e la (bella) musica cambia poco. Ma la qualità è alta e la personalità forte. Non è cosa da poco, dopo tutto questo tempo. (Marco Sideri)
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