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Con gli anni, i Mogwai si sono addolciti; la musica interamente strumentale delle prime prove ha trovato spazio per la voce e la furia degli accordi si è ammansita in un più ragionato fascino melodico. “Mr. Beast”, ed è un’ottima notizia, riporta le lancette dell’orologio un pochino indietro. Accanto a pianoforti e arpeggi, spunta di nuovo la rabbia delle chitarre, le parti vocali quasi scompaiono, i passi si fanno più serrati. E i Mogwai sono ancora una volta un’ottima sorpresa. (Marco Sideri)