Da queste parti Robert Wyatt è ben noto ed apprezzato, meglio quindi approfondire la conoscenza degli altri due terzi del trio: Gilad Atzmon è uno scrittore ed attivista israeliano, ma in questo contesto multistrumentista straordinario: si divide tra sax, clarinetti e fisarmonica; Ros Stephen, violinista inglese, è invece la leader del Sigamos String Quartet (qui presente) e curatrice degli arrangiamenti orchestrali di quasi tutti i pezzi. Con la complicità di un pugno di ospiti, su tutti il contrabbasso di Richard Pryce, il gruppo costruisce un disco appassionante e coeso inaugurato dalla superba voce di Wyatt che destruttura lo standard 'Laura' di Johnny Mercer accompagnato da un tappeto di archi e dagli assoli del contralto di Atzmon, vero cardine del disco.
I pochi brani composti per l'occasione si integrano bene con alcune riletture wyattiane come ''Where Are They Now?'' da ''Dondestan'', ''Maryan'' da ''Shleep'' e la ''Versione di Robert'' della ''Round Midnight'' monkiana. Completano il progetto, in assoluta armonia, una serie di classici come ''In a Sentimental Mood'' di Duke Ellington, ''Lush Life'' di Billy Strayhorn e, in chiusura, ''What a Wonderful World''. (Fausto Meirana)