Un nuovo album degli Weezer? Dopo quasi nemmeno un anno da Ratitude (che a detta del sottoscritto risulta essere il peggior prodotto di Cuomo e soci)? E invece, sorpresa. Lasciata la produzione major e approdati alla storica Epitaph (anche se di fasti passati si parla), gli Weezer si riappropriano dell’identità oramai sbiadita nel corso degli anni e dei tentativi di bissare un’epoca oramai lontana. In Hurley, tributo a Joe Garcia, attore di Lost, torna quella freschezza e quell’immediatezza più power pop e meno prodotta che tanto ci aveva fatto amare dischi come Blue Album o Pinkerton. Certo, non siamo a quei livelli, ma diciamo che sicuramente abbiamo ritrovato degli amici che da tempo non riconoscevamo e si comportavano in modo strano. Disco power pop per eccelenza, Hurley riesce ad essere piacevole e ad intrattenerci bonariamente anche senza brillare di originalità. (Giovanni Besio)
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