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In “White Bread Black Beer” rinuncia ai suoni hip hop che avevano innervato “Anomie And Bonhomie” e fa tutto da solo nel proprio studio domestico scegliendo la via del suono elegante e raccolto, con ricordi degli XTC (“Dr. Abernathy”), qualche scivolata nei languori alla Simply Red (“No Fine Lines”) e più di un’eco nel fraseggio vocale del Paul Simon di “Hearts And Bones” (“Throw”, “After Six”). Alla lunga si percepisce un certo di autocompiacimento, ma con personaggi come Garthiside si tratta di entrare in sintonia a prescindere dai dettagli. Ci vuole un po’ di tempo e a volte il tempo non si trova. (Antonio Vivaldi)