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E, per una volta, la musica manteneva le promesse: il rock isterico e spigoloso di New York aggiornato ai nostri tempi complessi. Arrivato alla terza prova, tuttavia, il gruppo sceglie di cambiare parzialmente rotta, per non abusare una formula vincente. Dunque “First Impressions…” ripulisce il suono nebbioso che caratterizzava gli album precedenti, inserendo strumenti e soluzioni inediti. La voce, ieri strascicata e impigliata negli accordi, suona chiara e precisa; le canzoni vivono di strutture complesse; le chitarre macinano accordi con precisione geometrica. E gli Strokes ci riprovano, a poco più di vent’anni alla ricerca di una seconda giovinezza. (Marco Sideri)