Basta la prima canzone, Pagan Angel And A Borrowed Car, per capire che Sam Beam ha cambiato guardaroba: violoncelli, riverberi, cori e vapori psichedelici fra Brian Wilson e Devendra Banhart. La successiva White Tooth, con la sua chitarra elettrica ben presente, riconferma l’impressione, facendo pensare che Beam (la sigla Iron & Wine fa capo a lui) abbia persino frequentato una palestra.Considerando che, qualche minuto più avanti, Wolves viaggia addirittura fra reggae e dub, si potrebbe definire The Shepherd’s Dog album da rivoluzione copernicana. In realtà il cantautore della Florida (ora trasferitosi in Texas) resta nel solco della sua caratteristica dolcezza e ha solo strutturato con maggiore ricchezza e cura gli arrrangiamenti, segno che l’esperienza ‘desertica’ con i Calexico di In The Reins ha lasciato una piacevole abbronzatura sonica e una più spiccata tendenza a sviluppare trame ipnotiche (Boy With A Coin) .
Può non piacere il canto, che continua a restare nell’ambito nel sussurrato e in qualche momento (Innocent Bones) ricorda gli ammiccamenti confidenziali di un Jack Johnson che preferisca la sdraio al surf. In realtà si coglie qua e là, in particolare in Resurrection Fern, una coloritura appena più sofferta che spiega come la gentilezza sia un comportamento a rischio anche più del sesso estremo. (Antonio Vivaldi)
CD in vendita da Disco Club al prezzo di € 16,90.
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