A Jesse Malin va riconosciuto il merito di aver riportato New York al centro del song-writing americano. Glitter in the Gutter inanella tredici ballate rock di sicura presa emotiva dove il fascino e le contraddizioni della Grande Mela vengono affrontati con un taglio quasi filologico, non privo di onestà e passione. Certo, lo straordinario pathos urbano di Elliott Murphy o Steve Forbert è ancora distante dall’orizzonte artistico di Jesse Malin. Tuttavia, Broken Radio, Tomorrow Tonight e la bella cover di Bastards of Young di Paul Westerberg (supportate dalla presenza di Bruce Springsteen, Jacob Dylan e Ryan Adams) sono momenti di grande intensità, forse i più riusciti dell’album. Il resto è molto gradevole, seppur circondato da un’insistente aura di dejà vu. (Ida Tiberio)
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