Bryan Ferry in cinque anni ha fatto tre dischi ed una reunion che minaccia album in uscita. Un disco era di cover old fashioned, elegantemente inutile, uno era di brani "originali" con una cover di Dylan in apertura e, adesso, il nuovo lavoro che di cover dylaniate è interamente composto. Premesso che la voglia di Dylan in Ferry era già presente nel suo primo solista targato 1974 con Hard Rain per cui, da revisionisti c'è da chiedersi cosa abbia prodotto i Roxy Music in un così fervente credente. Dunque l'album in questione ha due punti a favore : 1) ha la più brutta copertina del mondo, peggio, ma molto peggio di quelle che ci inventiamo quando le facciamo noi in casa con quel che resta del PC, però se guardate chi ha scattato la foto... 2) la parola routine non è sufficiente a descrivere questo disco che minaccia anche di avere un dvd a seguito. Giuro, io a Bryan Ferry voglio pure bene, specia da quando gli si è incrinata la voce e poi mi ha fatto pure ridere quando ha cercato di farsi Cillian Murphy in Breakfast on Pluto ma questo disco proprio.... (Marcello Valeri)
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