C’è chi lo critica, anche aspramente. Insomma: con quell’aria da primo della classe non è che stia simpatico a tutti. Ma è impossibile sostenere che a Damon Albarn manchi l’iniziativa. Scorrendo il suo CV si incontrano dischi che, in modi diversi, hanno avuto un ruolo importante per la musica inglese di oggi (e ieri). Cantante nei Blur, burattinaio di lusso nei Gorillaz, cercatore di suoni nel deserto del Mali… e ora melodico menestrello dell’apocalisse insieme a Paul Simonon (basso dei Clash, quello della copertina di London Calling), Simon Tong (chitarra nei Verve) e Tony Allen (percussioni con Fela Kuti). L’esordio di questo (super) gruppo non delude affatto. Anzi: col suo passo un po’ dimesso, un po’ pop, un po’ etnico (ma non troppo), un po’ cupo si fa amare senza riserve. Bravi (e cattivi e la regina). (Marco Sideri)
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Tracklist
1. History Song
2. 80's Life
3. Northern Whale
4. Kingdom Of Doom
5. Herculean
6. Behind The Sun
7. The Bunting Song
8. Nature Springs
9. A Soldier's Tale
10. Three Changes
11. Green Fields
12. The Good, The Bad & The Queen
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