L’attuale revival della musica ‘folk’ sembra quasi avere più attinenza con la nascita del gotico letterario di fine ‘700 piuttosto che con il folk-rock di fine ‘900. Da Alasdair Roberts ai Faun Fables sino al recente album di Isobel Campbell, la passione per il fosco e l’oscuro è tratto caratterizzante dell’attuale scena acustica (se poi ciò sia scelta estetica o sociale – l’oscurità dei tempi – è difficile a dirsi). Alla schiera dei ‘neo-cupi’ si è aggiunto di recente Alexander Tucker. Con alle spalle una carriera tra post-e space-rock, il musicista del Kent pubblica oggi un terzo album che è un autentico trionfo di paesaggi sonori gelidi e breugheliani tratteggiati tramite armonie modali (“You Are Many”), frasi dilatate di chitarra elettrica (“Superherder”) e desolate parti vocali (“Spout of Light”). (Antonio Vivaldi)
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