Per questa nuova raccolta di canzoni, Massimo Bubola ha coniato la definizione di ‘Instant-songs’, visto che i temi trattati sono legati, quasi sempre, all’attualità e alla cronaca. C’è la costernazione per l’omicidio di un bimbo, la delusione nel vedere ‘Un paese finto’ e un sentore aspro e diffuso di rivolta. ‘Cantare e portare la croce’, recita il titolo di un brano, e Bubola lo fa con il suo solito, apparente understatement e gli arrangiamenti efficaci ma un po’ rilassati della Eccher band, guidata dalle chitarre di Simone Chivilò. Nella sostanziale uniformità del materiale, confonde un po’ le acque l’inedita collaborazione con Beppe Grillo per il lungo blues ‘Analogico digitale’ che, se non altro, fornisce un minimo di brividi elettrici e una giusta dose di grinta. Non tutto funziona sempre a dovere, quindi, ma il brano che conclude l’album e lo battezza è un inno pieno di speranza, bello ed intenso come i suoi brani migliori. (Fausto Meirana)