Francesco Motta è senza dubbio il leader dei Criminal Jokers; produce, compone, canta e suona principalmente la batteria, inoltre sfoggia un cantato scandito e cadenzato che attrae e disturba; bisogna vederlo, a torso nudo mentre percuote le pelli al centro del palco: una forza della natura nel pieno dei vent’anni o poco più. L’esordio del 2010, ‘This was supposed to be the future’, era duro, spigoloso e cantato in inglese. ‘Bestie’, invece, gode di un doppio cambiamento, testi in italiano e arrangiamenti meno aspri e talora ingentiliti dalla presenza del violoncello di Alice, la sorella di Francesco. La cura verso la grafica e il cameo di Nada alla voce danno spessore al progetto che esce per la 42 records segnando quindi un altro punto a favore della ditta dopo le rivelazioni dei Cani e del neo-cantautore Colapesce. (Fausto Meirana)