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Musica italiana Recensioni Italiani ACCADEMIA AMIATA ENSEMBLE - Strictly Off Limits (Forrest Hill 2006)
 

ACCADEMIA AMIATA ENSEMBLE - Strictly Off Limits (Forrest Hill 2006) Hot

ImageIl sottotitolo dice tutto, e semplicemente: “musica di Frank Zappa & Tommy Fortmann”. Le cose semplici, notoriamente, sono le più difficili a farsi: e già immaginiamo il gran corrugarsi di sopraccigli di chi venera Zappa come un’icona dell’impossibilità in musica, un tesoro che non ammette intrusioni. Di più: notoriamente il baffuto Maestro di Baltimora aveva in mente Varése e Stravinsky, e poi si divertiva a sporcarsi le mani e le idee con il rockaccio. Il Maestro Thomas Fortmann è caso uguale e contrario: arriva dalle canzoni e dal composito mondo del “popular”, e poi ha svoltato verso le faccende eurocolte dei pentagrammi. Da qualche anno se ne sta in Toscana, e lì ha messo in piedi la sua beffarda e grintosa Accademia con musicisti di prim’ordine.

Continuando a riflettere su Zappa e la sua musica, come fa da una trentina d’anni (in America fa lo stesso Ed Palermo), è andata a finire che s’è messo a scrivere come il Duca delle Prugne in persona, o quasi: marcette esilaranti che nascondono impervi trucchi ritmici, profili melodici che sembrano partecipare della più oziosa bubble gum music, ed insieme della riflessione su come ancora si possa giocare con serissima intelligenza sulle note. C’è giusto un “quid” in più di seriosità che si concede benevolmente, alla Henry Cow, una “prevedibilità dell’imprevedibilità” che Zappa ammetteva solo in ultimissima istanza, ad esempio il montaggio alternato di chicche scelte zappiane e brani originali di Fortmann. Ma War Haiku, Eben Eben, The Politician sembrano letteralmente dettati dall’alto dei beffardi cieli zappiani. (Guido Festinese)


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