Se l’Italia spesso vive di luce riflessa, musicalmente, da palcoscenici distanti, splendida eccezione è una certa generazione di cantautori a cavallo tra anni ‘60 e ‘70. Anch’essi ispirati da suoni d’altrove, ma capaci di renderli definitivamente personali. Dalla, De Andrè, Conte, De Gregori… e Guccini, che oggi ritorna con “Ritratti”; ennesima sfilata di accordi, ricordi e racconti per la sua voce unica.
Ottima, come sempre, per i “gucciniani” e utile per chiunque voglia prestare orecchio. Continuazione a metà tra la risata ed il pianto di una storia oramai quasi antica. Con l’accompagnamento dei soliti noti, sfilano tra le corde della chitarra Ulisse e Cristoforo Colombo, vicino a una dolente riflessione sul luglio genovese di tre anni fa. Nella solita giostra che, per fortuna, non smette di girare. (Marco Sideri)