R.E.M. - Hello Hot

"Porto sempre con me la mia Leica M7, non importa quale rullino ci sia all'interno (uso ancora la pellicola). La Leica è la perfetta macchina timida e tranquilla, perché regala gli scatti migliori con la luce naturale, la condizione che prediligo per fotografare durante i tour. La maggior parte delle foto di questo libro è stata stampata da me nella camera oscura. Scrivere quello che provo nei confronti dei ragazzi è difficile. Non riesco a trovare le parole giuste, quindi spero che le fotografie parlino al posto mio". Le parole sono di David Belisle, ed hanno il merito di inquadrare con pochi tratti il senso di un lavoro distante anni luce dall'attitudine selvaggiamente digitale dei nostri tempi: una buona, vecchia, affidabile, macchina fotografica, e gente da ritrarre che abbia ancora un'anima, oltre che dei corpi da esibire come trofei impagliati su un palco. Belisle è stato il fotografo dei R.E.M. Ha cominciato a seguirli quando il gruppo di Losing My Religion doveva suonare a un benefit organizzato da Neil Young e Signora. Da lì è nata un'amicizia fatta di sostanza, risate, comunicativa, scambi di idee su tutto e tutti. Praticamentre il contrario della glaciale distanza tenuta da stelle e stelline. Il risultato lo trovate in R.E.M / Hello, edizioni ISBN, centocinquanta scatti magnifici di Belisle introdotti dalle parole del più fotografato, naturalemente Michael Stipe: che trova modo di lodare, di Belisle, la discrezione assoluta nell'introdursi nelle vite degli altri. Detto da uno che quando non canta e scrive fotografa, non è poco. Se vi sentite orfani della band, dopo il dignitoso addio di Collapse Into Now, se sentite che è la fine del mondo, per quanto ne riusciamo a sapere, questo libro va tenuto accanto. (Guido Festinese)