Lo specchio dei tempi part II: i 10 best cd del decennio (1988-1998)
Dopo la prima serie dei migliori dieci cd dedicata al decennio (1998-2008), completo il secondo passo di questa voglia di classifica (s)oggettiva della musica di qualità. Faccio un passo indietro dal punto di vista temporale, ma le cose non migliorano per selezionare i migliori dischi del decennio in questione '88-'98.
Ogni disco citato in seguito è l'apertura di un intero mondo musicale che si è sviluppato a seguire, inutile dire i proseliti fatti da "nevermind" dei Nirvana e "daydream nation" dei Sonic youth, ma forse è utile sottolineare l'importanza epocale di dischi come quelli di My Bloody Valentine e Slint. Due capisaldi che portano con sé una fortissima influenza sulla nascita ed evoluzione di generi come il post rock, shoegaze ecc; non da trascurare in questa ottica il debutto dei Mogwai che determinano molto del decennio successivo con "Young team".
Inoltre la forza di "Post" di Bjork è innegabile per tutte le donzelle che si approcciano di qui in avanti tra cantautorato ed elettronica; elettronica che nasce in una certa materia con uno dei capolavori di un maestro come Aphex Twin. Beck e Nick Cave sono invece due facce opposte di una medaglia simbolo degli anni Novanta, tra il fenomeno indie che è il signor Hansen, mentre il lavoro oscuro di Nick Cave genera un'eco con il songwriting cupo che trascinerà con sé un manipolo imprecisato di autori.
A voi la linea e spero che, al termine, di questo mio excursus, si possano tracciare le linee musicali degli ultimi 40 anni di musica..basta parole, in sintesi ecco l'elenco:
(in ordine sparso) 
- Cure "Disintegration" (1989)
- Nick Cave "The good son" (1990)
- Bjork "Post" (1995)
- Mogwai "Young team" (1997)
- Slint "Spiderland" (1991)
- Nirvana "Nevermind" (1991)
- Aphex Twin "I care because you do" (1995)
- Sonic Youth "Daydream nation" (1988)
- Beck "Odelay" (1996)
- My bloody Valentine "Loveless" (1991)
(Francesco Crisanti)
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