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Miscellanea Articoli miscellanea COWIE DOUGLAS - Owen Noone e il Bucaniere (Garzanti, 296 pagine)
 

COWIE DOUGLAS - Owen Noone e il Bucaniere (Garzanti, 296 pagine) Hot

ImageC’è un protagonista apparentemente marginale nell’esordio del ventiseienne Douglas Cowie: è il libro dei due musicologi John e Alan Lomax, “American Ballads and Folk Songs”, che dagli scaffali di una biblioteca finisce tra le mani dell’io narrante, il Bucaniere del titolo. Siamo a pagina ventidue e questo solitario studente di una piccola università americana ha appena incontrato, ad una serata del dilettante, un mediocre giocatore di baseball professionista che ha deciso di cambiare vita formando una rock band, anche se non ha mai suonato in vita sua. Dopo aver comprato un paio di chitarre, l’inedito duo “folk-rock-pseudopunk-alternativo” trova i primi quattordici brani del suo repertorio tra le pagine della più importante raccolta di canzoni della musica popolare statunitense.

Nonostante le molte difficoltà, tra cui un uragano che sta per distruggere il prezioso testo, Owen Noon and the Marauder (questo il titolo originale del libro e meglio sarebbe stato non tradurre, trattandosi del nome del gruppo) arrivano a New York passando per  Nashville, la capitale del country, e per la casa-monumento di Elvis a Memphis: il viaggio attraverso la storia della musica bianca del secolo scorso si conclude con un ingaggio al CBGB’s (il tempio del punk americano), un contratto con una piccola casa discografica che gli produce i primo quattro brani, il successo, la fama e ovviamente l’infelicità. A entrambi infatti, esponenti di un’America che non si riconosce più nel suo presente e nemmeno nel suo immediato passato, manca dolorosamente il rapporto con il padre: Owen perché abbandonato fin dall’infanzia, il Bucaniere per semplice bilaterale incapacità. Sarà ancora il volume dei Lomax (non a caso padre e figlio) a fornire, tra le oltre trecento canzoni trascritte girando gli States negli anni ’30 e ’40 alla salvaguardia del patrimonio musicale del blues e del folk, i titoli necessari per incidere il nuovo disco, prima dell’inevitabile e tragico epilogo annunciato fin dal drammatico incipit del romanzo. Di Owen Noone non si saprà più niente, rispettando un altro topos delle leggende del rock’n’roll che vuole i suoi protagonisti scomparire prematuramente, forse vivi in incognito a Parigi o a Bangkok; mentre al Bucaniere non resterà che seppellirsi nel bar che per primo li aveva accolti a suonare. La vicenda non brilla per originalità e nemmeno per plausibilità musicale; scritta in maniera semplice e lineare, questa sorta di diario in forma di ballata riesce però a tenere desta l’attenzione: forse perché racconta un sogno che in tanti abbiamo accarezzato; forse perché questi due ragazzi alla continua e insoddisfatta ricerca di un padre o di una famiglia fanno tenerezza, incapaci come sono di comprendere fino in fondo quello che gli sta accadendo. E il terzo protagonista? La storia non dice se uno dei due l’abbia portato con sé; ma se qualcuno volesse tentare l’impresa con 12 dollari e 97 più spese di spedizione può acquistarlo su Amazon.com. Anche se l’Italia non è certo l’America.  (Danilo Di Termini)

Douglas Cowie è nato a Elmhurst, nell’Illinois, 26 anni fa e ha studiato alla University of East Anglia. Attualmente vive a Berlino. Ha pubblicato racconti e articoli su numerosi giornali e riviste. Owen Noone e il Bucaniere è il suo primo romanzo.

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