Sia lode a Manfred Eicher, benevolo conducator dell'etichetta tedesca, per aver suggerito alla grande Eleni Karaindrou di registrare per Ecm le musiche di scena della Medea di Euripides, andata in scena a Epidauro ed Atene nel 2011. Chi avesse da inarcare il sopracciglio, a pensare a note acustiche con strumenti "etnici" uniti ad un impressionante coro che ogni tanto irrompe, metta subito invece in conto che questo lavoro è quanto di più vicino a certe lontane e meravigliose avventure dark wave targate 4AA (This Mortal Coil, Dead Can Dance, Cocteau Twins, e via citando) che sia dato ricordare. Un silenzio attonito, quasi fisico serpeggia tra le note sussurrate, soffiate, strappate. Un senso di ineluttabilità drammatica che in teoria dovrebbe scoraggiare, ed invece incatena all'ascolto. In un paio di occasioni Eleni usa anche la sua gran voce di scuro damasco mediterraneo: moltiplicando l'effetto catartico. (Guido Festinese)
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ELENI KARAINDROU - Medea
ELENI KARAINDROU - Medea Hot
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