Dopo l’incerto “Half perfect moon” del 2006, Madeleine Peyroux ha deciso di fare tutto da sola e abbandonare ogni tentazione glamour fin dalla foto di copertina, umbratile e blues. Ha scritto tutte le undici canzoni del suo quarto album, facendosi aiutare da Larry Klein, anche produttore del disco, dall’ex Steely Dan Walter Becker (per una “You Can’t Do Me” con un riff bizzarramente simile all’incipit di “Der Kommissar” di Falco), da Joe Henry. La sua voce, sempre debitrice nei confronti di Billie Holiday, ma senza la stessa gamma espressiva, risulta a tratti un po’ monocorde. Il pericolo della monotonia è evitato grazie agli accorti arrangiamenti, agli interventi di Larry Goldings all’organo Hammond e di Carla Kihlstedt al violino, sempre puntuali e convincenti. (Danilo Di Termini)
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