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Jazz Recensioni DANILO REA/MARTUX - Reminiscence (Parco della Musica 2008)
 

DANILO REA/MARTUX - Reminiscence (Parco della Musica 2008) Hot

Image “Dobbiamo continuare ad esplorare / E la fine di ogni nostra esplorazione/ sarà arrivare al punto dove abbiamo incominciato / e vedere quel posto per la prima volta”: questi splendidi versi di T.S. Eliot fanno da suggello, nel libretto, ad un disco destinato a piacere a molte fasce di pubblico diverse. Il progetto nasce dall’incontro tra Danilo Rea e Maurizio Martusciello, conosciuto con il nome d’arte di Martux. Danilo Rea, notoriamente, è uno dei pianisti jazz italiani più attenti alla fluidità della comunicativa, con quel tocco sontuoso e semplice al contempo, evidente frutto di impostazione classica, ma straordinariamente efficace quando affronta materiali non “eurocolti”: ne è prova bastevole il lavoro con il magnifico Doctor 3 trio. Martux è invece un performer abituato a lavorare in contesti legati all’avanguardia, sia musicali, sia legati alle arti visive. Assieme danno vita (firmando in accordo tutti i brani) a un intenso, lirico, palpitante tratteggio che mette in conto melodie affascinanti, tutte estremamente cantabili, e il continuo apporto di glitch, fruscii, echi, increspature elettroniche dei fondali sonori che rammentano molte belle avventure dell’ art rock più nobile e inquieto: i Radiohead del dittico sperimentale Kid A e Amnesiac, in primis. Intervengono anche una bella voce di soprano e una di baritono: chi pensasse che il tutto può virare nella stucchevolezza, vada col ricordo a trent’anni fa, quando Donella del Monaco e Tisocco si muovevano sulle stesse piste con i grandi Opus Avantra. (Guido Festinese)

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