Un nuovo album di Sonny Rollins, dopo anni di assenza discografica, se si esclude il concerto registrato in memoria dell’undici settembre, è sempre un avvenimento. Questo in particolare è anche una piacevole sorpresa perché l’anziano “Colossus” sembra aver ritrovato intenso fraseggio (“Sonny please”), vena compositiva (“Remembering Tommy”) oltre a una capacità interpretativa unica e originale (“Stairway to the stars”). Certo il gruppo non brilla per originalità e inventiva (anche se la chitarra di Bobby Broom è davvero piacevole), ma in fondo Sonny è sempre rimasto indissolubilmente legato al suo stile e alla sua visione musicale; che, forse, è invecchiata meno bene delle convinzioni di Ornette Coleman ad esempio. Ma che piacere riascoltare un maestro e non uno dei tanti, inutili, epigoni! (Danilo Di Termini)