DONOVAN - Fairytale (Hickory 1965) Hot

Il 1965 fu un anno pieno per il giovane cantautore scozzese Philip Donovan Leitch, a pochi mesi dall’uscita del discreto, seppur derivativo “What’s Bin Did And What’s Bin Hid” uscì “ Fairytale” che confermò la buona previsione di chi vide in lui una risposta britannica a Bob Dylan. Il fatto di presentarsi sulla scena musicale dell’epoca con voce, chitarra, armonica a bocca e un repertorio oscillante tra tradizione, blues e canzone di protesta portò agli inevitabili paragoni e alle più roventi polemiche sui giornali musicali. La considerevole distanza temporale ci consente oggi di valutare con maggiore serenità le peculiarità di Donovan rispetto al più famoso “collega”.

Nonostante la giovane età le composizioni originali sono mature e varie mentre i brani altrui sono scelti con accuratezza e gusto; l’accompagnamento alla chitarra, a volte semplice, più spesso un elegante, efficace fingerpicking, si sposa alla chiara voce dalla perfetta dizione. Alcuni degli arrangiamenti hanno originali risvolti jazzati e talvolta psichedelici mentre è determinante l’influenza del maestro del folk inglese Bert Jansch, sia nello stile chitarristico che per la presenza di un suo brano. In particolare evidenza tra gli originali le due canzoni che più devono alla tradizione, “Colours” e “The Ballad Of A Crystal Man”  e le cantautorali “Sunny Goodge Street” , “To Try For The Sun” e “Jersey Thursday”. Nelle preziose canzoni aggiunte alla versione CD bisogna ricordare l’inno pacifista “Universal Soldier”, scritto dalla cantautrice Buffy Sainte-Marie , la potente versione di “Do You Hear Me Now” di Jansch,  oltre a diverse tracce provenienti da singoli, tra le quali emerge la dolce, sognante “Turquoise”. (Fausto Meirana)