citizenkane_windowDISCO MIX a cura di Jedediah Leland

la musica che ci pare e piace

 

 

Fino all'avvento della registrazione e della riproduzione, per ascoltare la musica non si poteva fare a meno della visione e della condivisione (nella più ridotta delle ipotesi, con l'esecutore). Poi la tecnologia ci ha fatto illudere che fosse possibile ricreare quasi perfettamente l'emozione dell'ascolto attraverso il mezzo, anche in perfetta solitudine: prima l'insuperato vinile, poi il cd, entrambi con l'ausilio di un impianto hi-fi, che più diventava pregiato e più avvicinava il risultato finale al suono 'vero'. Illusione appunto. Ma lentamente e con la tecnologia sempre in prima linea, la visione è ritornata al centro, con il risultato di riportare la musica ad essere un linguaggio da vedere, oltre che da sentire. buggles-video_killed_the_radiostar_sNon a caso il primo video-clip trasmesso da Mtv (per chi fosse interessato all'argomento è di qualche anno fa il monumentale "Musica per i nostri occhi. Storie e segreti del videoclip" di Domenico Leggeri) si intitolava "Video killed radio star", a sancire, forse inconsapevolmente, non solo la vittoria della tv sulla radio, ma anche quella della visione sull'ascolto (nel frattempo gli impianti audio si andavano infatti trasformando in home-theater...). Corollario inevitabile a questo riposizionamento è la sempre maggior importanza che riveste tutto ciò che sta intorno alla musica, tanto che i concerti sono diventati (non tutti ovviamente) un momento altamente spettacolare, con imponenti scenografie e la paradossale presenza di enormi schermi video sui quali vedere nei dettagli ciò che accade dal vero su di un palco distante e inaccessibile. È di venerdì scorso la presentazione da parte di Roger Waters della nuova edizione di "The Wall": dopo il disco (invero non tra i migliori del gruppo), dopo il film di Alan Parker (e anche qui ci sarebbe molto da discutere), dopo il concerto del 1990 a Berlino in occasione della caduta del muro davanti a 500 mila persone, ora è la volta di una nuova produzione che debutterà a Toronto il 15 settembre (date italiane al Forum di Assago 1 e 2 aprile 2011), che, specifica il tastierista, prevede "un muro di 73 metri che all'epoca per limitazioni tecniche lasciavamo parzialmente in ombra e oggi vedremo completamente illuminato e bersagliato da mille proiezioni". Un'ulteriore conferma di quanto detto (oltre che della trasformazione del rock, in un vero e proprio repertorio classico) nella settimana in cui in Europa è arrivato l'iPad, con il quale si potrà ascoltare la musica, senza grande qualità, ma vedendola con uno schermo HD: "video meriora proboque, deteriora sequor" diceva Ovidio, che già aveva capito tutto.

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