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Concerti Concerti Teatro Modena, 9 novembre 2013, 5° Bluegrass Party
 

Teatro Modena, 9 novembre 2013, 5° Bluegrass Party Teatro Modena, 9 novembre 2013, 5° Bluegrass Party Hot

Teatro Modena, 9 novembre 2013, 5° Bluegrass Party

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Bluegrass Party
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Vola il tempo, vola alta la buona musica, quale che sia il genere in cui proviamo a rinchiuderla, e, per dirla con Antonio Tabucchi, "di tutto resta un poco". Il tempo volato della Red Wine fa contare, più o meno, trentacinque anni: eravamo ancora allo scorcio degli anni Settanta quando nacque il primo nucleo della più longeva band bluegrass italiana. E vola la musica: che nel caso della band con Coppo, i Ferretti padre e figlio e Bellotti è tutt'altro che una retriva riproposizione ad nauseam dei medesimi schemi ultraveloci o smielati che orecchie e menti disattente vorrebbero attribuire al bluegrass ed alla musica acustica nordamericana in genere. C'è ironia, c'è freschezza, c'è un'attitudine che sarebbe bello definire assieme "rock" e "Jazz": del primo ha l'impatto vigoroso e la voglia di caricare generose sferzate d'energia, del secondo il bisogno di confrontarsi con qualsiasi materiale di partenza, e rielaborarlo. Sabato sera tradizionale appuntamento al Teatro Modena con il loro Bluegrass Party, il quinto della storia dopo tanti anni cronologicamente inchiavardati al ricordo di Marco Curreri, un ricordo che ormai è posto fisso nel cuore. Show curato, elegante, e soprattutto senza cadute di tono e pressapochismi, com'è nello spirito di una band che sa cavarsela in ogni situazione, e con eleganza.

 Sapendo di giocare in casa quando si hanno ospiti importanti e in un teatro con un'acustica da sogno. E con tante presenze femminili in sala, un mistero sul quale varrebbe la pena di indagare, causa penuria sistemica e sistematica del gentil sesso in altri importanti appuntamenti con la musica di qualità a Genova. Le prime note positive da mettere in risalto sono la perfetta ambientazione di Lucas Bellotti, il giovane bassista che dal 2011 ha sostituito il grande Stefano Cavallo: si sente il piglio jazz, blues e funk nel suo strumento elettrico che scolpisce rotondo ottavi e sedicesimi, si nota una carica d'energia fresca che alla Red Wine fa un gran bene, nonostante i due membri "anziani" abbiano ancora energie da vendere. Ed è cresciuto anche, e molto, la qualità strumentale di Marco Ferretti, che a dispetto di una timidezza e ritrosa naturale nel suo ruolo "pubblico " ormai scolpisce assoli flatpicking di notevole forza e comunicativa. Nella prima parte del concerto diversi ospiti: a partire dal grande Paolo Bonfanti, prezzemolo di intelligenza rock e blues, chiamato con la sua slide (e una memorabile strofa in genovese) assieme alla fisarmonica preziosa di Roberto Bongianino, dalla sua band, ed al violoncello sapido di Daniele Bovo. Quasi a sorpresa è salito sul palco anche Jens Kruger a fornire un assaggio impressionante della sua classe al banjo. ED eccellente risulta anche, ove richiesto, la presenza ritmica di Davide "Zazza" Salaffi alla batteria. I momenti memorabili della Red Wine? Senz'altro una scanzonata e neworleansiana Dark Strutters Ball, una prova a "cappella" gospel solo con le quattro voci, e una micidiale versione bluegrass di Tico Tico, sorpresa "necessaria" dalla band che riesce a bluegrasizzare tutto. Che dire dei Kruger Brothers, Jens e Uwe, segno evidente che non è la nazione indicata sul passaporto a fare grandi in certi generi di musica i suonatori, visto che i due arrivano dalla terra del cioccolato, degli orologi e della puntualità e solo il bassista, Joel Landsberg, dalla Svizzera è transitato per un po', ma ha cuore e radici a New York? Null'altro se non segnalare che il virtuosismo musicale, a volte, sembra assumere i panni dimessi della "naturalità". Fanno cose impossibili, a velocità spesso altrettanto impossibili, eppure i Kruger sembrano tutt'altro che una macchina da suono: pulsano come un sol uomo, e con cuore e grazia eleganti. Basti ricordare la magnifica versione di Jack Of The Wood, o lo struggimento di una St. James Infirmary scrollata dalla polvere dei decenni. Finalone tutti sul palco, com'era prevedibile, Red Wine, Kruger Brothers, ospiti: con contagiosa allegria. (Guido Festinese)

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Teatro Modena, 9 novembre 2013, 5° Bluegrass Party
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